La Nuvola

Venues

La Nuvola

La Nuvola è uno degli edifici più scenografici dell’intera città di Roma. Inaugurato il 29 Ottobre 2016, il capolavoro dell’Architetto Massimiliano Fuksas è un’opera dallo straordinario valore artistico, caratterizzata da soluzioni innovative, un approccio eco-compatibile e materiali tecnologicamente avanzati. A pochi chilometri da aeroporti e stazioni ferroviarie, con cui è ben collegato da un ampio sistema di trasporto locale, il complesso si trova a soli 5 fermate di metropolitana dal centro storico di Roma.

Un’opera internazionale, strategica, inserita in un contesto dominato da un linguaggio espressivo forte come il razionalismo architettonico degli anni Trenta e Quaranta; capace di misurarsi col passato e di manifestare quell’aspirazione al “nuovo” di cui l’Eur è ancora simbolo: elementi dalla forte identità materica e soluzioni tecnologicamente avanzate, per creare spazi armonici, fluidi, adatti ad un’umanità perennemente in viaggio e costantemente interconnessa.

La Teca, orientata longitudinalmente, con struttura in acciaio e doppia facciata in vetro è il contenitore assolutamente stereometrico – ad evocare le architetture dell’E42 – che racchiude al suo interno la “Nuvola”, fulcro del progetto, la cui struttura è in nervature d’acciaio, rivestite per 15.000 mq da un telo trasparente di materiale innovativo. Una soluzione capace di suscitare uno straordinario effetto visivo, amplificato dal confronto tra un’articolazione spaziale libera, senza regole – quella della Nuvola – e una forma geometricamente definita, come è lo spazio “scatolare” della Teca (altezza 40 m, larghezza 70 m e lunghezza 175 m).
Rispetto al consumo energetico, è stato adottato un sistema di climatizzazione a portata variabile dell’aria condizionata che consente un consumo ottimale di energia in funzione
dell’effettivo affollamento dei locali. Inoltre, sulla copertura della teca sono stati posizionati elementi fotovoltaici per una produzione naturale di energia elettrica e la protezione dell’edificio dal surriscaldamento, permettendo un sensibile risparmio sui consumi energetici rispetto a quelli necessari utilizzando sistemi tradizionali. Non più post-moderno, allora, ma ipermoderno, perseguendo una logica dell’accostamento, che si spinge fino alla giustapposizione e oltre, verso la sovrapposizione, ribadendo un principio di superiorità dell’insieme sulla somma delle parti.